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A Roma studenti in lista d’attesa per iscrizioni ai licei, il commento della Battaglia

La viceresponsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “Il numero di insegnanti è stato ridotto, di conseguenza sono diminuite le sezioni nelle scuole”

 

Roma –  La situazione delle scuole romane è critica. Decine di ragazzi che vogliono iscriversi ai licei sono stati messi in lista d’attesa o respinti. Le scuole elementari scarseggiano di risorse finanziarie e umane, riuscendo a garantire sempre meno il regolare svolgimento dell’attività didattica. Si parla di “classi-pollaio” per il numero eccessivo di alunni che ogni aula dovrà contenere. La macchina della scuola pubblica sembrerebbe al collasso e non solo nella Capitale, ma anche in tutto il resto del Paese.

“Prima che l’intero apparato scolastico venisse stravolto – spiega Ivetta Battaglia, viceresponsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti – la normativa prevedeva che in presenza di un bambino o ragazzo portatore di handicap, una classe non poteva essere composta da più di venti alunni. Non solo è stata eliminata questa soglia, ma è stata concessa la presenza di più ragazzi disabili nella stessa aula, affollata da trenta studenti”.

Centinaia di ragazzi non sanno se a settembre riusciranno ad iniziare l’anno scolastico, costretti altrimenti a rivolgersi ad istituti privati.

“Il numero di insegnanti è stato ridotto – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, di conseguenza sono diminuite le sezioni nelle scuole. Tra l’altro, per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, si è costretti ad iscriversi laddove ci siano posti liberi. Il Governo ha attuato una politica mirata a favorire le scuole private, lautamente sovvenzionate. Occorre inoltre sottolineare – conclude la Battaglia – la disattenzione e la disinformazione, da parte di tutte le forze politiche, che gravita attorno al mondo dell’istruzione pubblica, Università compresa”.

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