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La Silipigni su normativa non applicata “pensioni amianto” a Genova

La responsabile per la città di Genova dell’Italia dei Diritti:“Spero vivamente che si arrivi al più presto ad una soluzione e che non accada più una ingiustizia del genere”

 

Genova - “Spero vivamente che si arrivi al più presto ad una soluzione e che non accada più una ingiustizia del genere”. Questa la dichiarazione rilasciata dalla responsabile per la città di Genova dell’Italia dei Diritti Antonella Silipigni, venuta al corrente dell’inammissibile atteggiamento adottato da parte dell’Inail nei confronti dei 300 cittadini del capoluogo ligure, per quanto concerne la questione delle “pensioni amianto”. Tramite una nota del Cgil e Fiom si è raggiunto, quest’oggi, un accordo sottoscritto da tutti i capigruppo regionali nel quale sono rese note tutte le strategie di sviluppo da adoperare al più presto. Il fatto è che anche a Genova dovrebbe essere legittimo applicare come in tutta Italia la normativa vigente, la quale definisce il prolungamento del periodo di esposizione sino al 2003 e che permetterebbe anche ai 300 dipendenti genovesi di andare immediatamente in pensione, ma inspiegabilmente tutto ciò non avviene. A seguito di un’ingiustizia tale, il presidente del Consiglio regionale Giacomo Ronzitti ha interagito con il prefetto di Genova, per richiedere l’intervento da parte del Governo e nello specifico, del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Gianni Letta e del sottosegretario al Lavoro Salute e Politiche sociali Pasquale Viespoli. L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro conclude: “ Mi auguro che vengono fatti tutti i controlli del caso, non solo a parole ma anche con i fatti e auspico che si possa raggiungere il più brevemente possibile una soluzione risoluta ed efficace”.

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