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Cgil in campo contro violenza sulle donne, la Lusi commenta

La responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti: “Questa importante iniziativa organizzata in concomitanza con l’8 Marzo offre lo spunto per affermare che il tema della violenza sulle donne, in molti casi domestica, ha assunto le proporzioni di una vera e propria guerra civile”

Roma - Importante campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, promossa dalla Cgil piemontese insieme a tre aziende locali dal titolo “Non sei sola”. Per l’occasione le aziende aderenti hanno deciso di apporre sulle confezioni dei loro prodotti, che saranno venduti nei migliaia di punti vendita nei quali sono presenti, il logo dell’iniziativa con associato il numero di telefono 1522 dedicato alle donne vittime di violenza che hanno bisogno di aiuto. Inoltre, saranno distribuiti volantini e manifesti riportanti l’elenco degli indirizzi dei centri anti-violenza piemontesi accompagnati da immagini forti ed evocative.

Patrizia Lusi, responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti, si è così espressa: “Questa importante iniziativa organizzata dalla Cgil in concomitanza con l’8 Marzo offre lo spunto per affermare che il tema della violenza sulle donne,  in molti casi domestica, ha assunto le proporzioni di una vera e propria ‘guerra civile’. Infatti, il numero delle donne vittime di femminicidio sale ogni giorno di più e sicuramente l’omertà che circonda simili avvenimenti non contribuisce all’individuazione dell’esatta portata del fenomeno. Iniziative come questa — continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro — meritano attenzione e plauso perché vanno a incidere concretamente sulla possibilità di conoscere i numeri effettivi, nonché le circostanze in cui questa violenza è esercitata. Sarebbe auspicabile che la linea telefonica aperta su questo mondo ancora sommerso potesse durare ancora dopo il 16 marzo per sentire la presenza delle istituzioni accanto alle vittime di violenza”.

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